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RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

TRADIMENTI

Gli uomini tradiscono più delle donne 11 anni è la durata media mondiale dei matrimoni.

Meno del 50% .Dimezzato il numero dei matrimoni in Italia nel giro di 40 anni.

Il 70% degli italiani tradisce più o meno regolarmente il partner. Intanto però diminuiscono del 30% i divorzi per infedeltà.

Il 55% dei tradimenti è opera degli uomini. Lo rivela uno studio dell’Associazione Avvocati Matrimonilisti.

Che cosa fare dopo un tradimento? Ecco una big question a cui è inevitabile rispondere “dipende”. Perchè il tema è complesso. Tanto che un filosofo come Giulio Giorello gli ha dedicato un libro (il tradimento, Longanesi) spaziando tra amore, politica e storia. “Il tradimento”, dice la sociologa Gabriella Turnaturi, “ci pone di fronte alla più grande tragedia dei rapporti umani: l’inconoscibilità dell’altro”. Un dato quasi ovvio che però, soprattutto in amore, si fatica a mettere a fuoco. Ecco perchè, quando capita a noi, accanto al dolore e all’umiliazione proviamo un senso fortissimo di spaesamento.

OGNI COPPIA HA IL SUO PATTO E IL SUO PUNTO CRITICO

 “ I tradimenti possono essere di tanti tipi e riguardano ambiti diversi”, osserva Francesca Tripodi, sessuologa e psicoterapeuta. “ Alcuni risultano perdonabili, altri meno. Dipende dalle persone, dai loro valori, ma anche dalla storia della coppia e dai suoi equilibri”. “Il mio compagno mi ha tradito pochi mesi dopo la nascita di nostro figlio”, racconta Giulia,29 anni, insegnante di tango. “ Scoprirlo è stato doloroso ma anche utile. Mi sono resa conto che, dalla gravidanza in poi, mi ero dimenticata di essere donna oltre che madre. In quello che stava accadendo avevo anche io le mie responsabilità. Ci siamo chiariti. Oggi siamo ancora insieme”. Stessa situazione ma esito diverso per Nadia, 38 anni, medico. “Un uomo che ti tradisce tre mesi dopo la nascita di suo figlio e si giustifica dicendo di essersi sentito trascurato non ha scuse: è un immaturo e un egoista. Ho chiuso, anche se con molti rimpianti soprattutto per il piccolo”. Non tutti i tradimenti insuperabili poi sono fisici. Come spiega bene Paola, 40 anni, assicuratrice. “ Ho lasciato l’uomo con cui stavo da parecchi anni e con cui progettavo di sposarmi perchè ha tradito irrimediabilmente la mia fiducia. Si è defilato, rapito dagli impegni di lavoro, in un momento in cui avevo seri problemi di salute. Se fosse andato con un’altra , probabilmente lo avrei perdonato. Questa assenza invece ha segnato un punto di non ritorno perchè ha fatto vacillare quello che per me era il perno della nostra relazione: l’idea di esserci l’una per l’latro nelle difficoltà”. “Ogni coppia si costruisce attorno a un patto più o meno esplicito che contiene dei punti non negoziabili”, commenta Tripodi. “ Per la maggior parte delle persone l’esclusività del rapporto è il principale e il tradimento fisico rappresenta quindi un’eventualità indigeribile. Ma per altre, come nel caso di Paola, contano più cose diverse”.

RICORDIAMOCELO NIENTE SARA’ MAI COME PRIMA

 “ Per lavoro incontro tante coppie in crisi a causa di un’infedeltà”, racconta Anna Sammassimo, avvocato matrimonialista. “ Alcune riescono effettivamente a darsi un’altra chance: sono in genere quelle che possono contare in partenza su un buon livello di comunicazione e condivisione. A patto però che l’episodio incriminato sia stato occasionale ( o comunque circoscritto) e gestito con discrezione. L’umiliazione pubblica rende molto più complicato ricucire. Perchè al dolore, alla perdita di fiducia e a tutto quello che abbiamo già detto si unisce il danno di immagine. E di un’epoca come la nostra questo può risultare particolarmente insopportabile”. Ogni tradimento è destabilizzante. “ Le cose non tornano mai come prima, anche se si decide che è stato un intoppo superabile e si sceglie di non lasciarsi”, osserva Tripodi. “ le coppie che riescono a restare insieme sono quelle che prendono l’occasione per entrare in crisi e aggiornare il loro patto”. Crisi, ricordiamolo, non è una parolaccia. La sua etimologia rimanda a operazioni molto importanti sul piano esistenziale e psicologico: separare, discernere, valutare giudicare. “ E’ un’operazione impegnativa ma che, soprattutto, si fa in due”, prosegue l’esperta. “ Non bastano le buone intenzioni di un partner solo. Ci vogliono la determinazione e il senso di responsabilità di entrambi”. E, ovviamente, la convinzione che ne valga la pena.

 CAPIRE COSA E’ ACCADUTO E POI, DOPO, DECIDERE.

 “ Una coppia fragile, appena formata, senza un bagaglio di esperienze comuni, difficilmente resiste al tradimento”, osserva Sammassimo. “ E dall’altra parte perchè mai dovrebbe farlo? Restare insieme dopo un’infedeltà non è una cosa positiva in sé. Ha senso se e quando, nonostante tutto ( dolore, umiliazione, perdita della fiducia…) ci si rende conto che gli elementi che uniscono sono superiori per quantità e qualità a quelli che dividono”. Questo non si può stabilire a priori ma solo passando attraverso la crisi. “La prima domanda da farsi probabilmente è : che cosa ci sta dicendo questo tradimento?”, suggerisce Tripodi. “Perchè a volte l’infedeltà è solo una manifestazione di superficialità ma spesso è la spia di un disagio inespresso o di un cambiamento profondo. E comunque segnala l’esistenza di un problema. Bisogna poi chiedersi : su che cosa si è innestata? Su una relazione intorpidita ma in cui crediamo ancora o su un rapporto sfilacciato? Per darsi risposte vere e utili è indispensabile ascoltare l’altro e non cedere alla tentazione (comprensibile ma fuorviante) di processarlo. Bisogna evitare anche di cedere nell’errore opposto: addossarsi tutte le responsabilità”. E in caso di figli? “ I loro interessi, e soprattutto se sono piccoli, dovrebbero prevalere su quelli dei genitori”, dice Sammassimo. “ In altre parole, può essere sensato ( e molte coppie lo fanno) restare insieme per non stravolgere la vita dei bambini. A patto di essere capaci di assicurare loro un ambiente sereno”. Ci sono infine anche considerazioni concrete da fare: qaunto si è materialmente ed economicamente legate al partner. E’ un aspetto poco romantico ma che non può essere escluso . Insomma, per capire ci volgiono lucidità ed equilibrio. E solo dopo avere capito si potrà prendere una decisione. Anzi, La decisione.

Nel frattempo alla Rutgers University nel New Jeresy, stanno studiando la pillola della fedeltà. I ricercatori, per il momento, sono riusciti a rendere monogami dei topi poligami. Ma non si sa ancora quando sarà pronta la formulazione per esseri umani.

 Articolo di Stefania Ragusa tratto dalla rivista Glamour.

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