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LA GELOSIA RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

PAURA DELLA GELOSIA

Nei rapporti occasionali e nell’amicizia amorosa, nessuno richiede l’esclusività da parte del partner, però al primo affacciarsi di un possibile innamoramento nasce il desiderio di conoscere l’altro, la sua vita, e appare una curiosa gelosia. A questo punto gli individui, sia uomini che donne non importa, possono reagire in due modi completamente diversi. Alcuni non sopportano lo strazio che procura loro la gelosia. Se c’è un rivale e temono di non essere amati stanno così male che evitano la competizione con lui, tendono a ritirarsi, a fuggire. All’opposto gli altri sono stimolati dall’ostacolo.

Partiamo da chi non sopporta il sentimento della gelosia, lo fa stare troppo male non ce la fa a resistere. Vuol essere subito sicuro di essere amato, di essere l’unico, il preferito. In tutti gli innamoramenti c’è sempre una fase iniziale di ricerca, di esplorazione in cui ciascuno si chiede ansiosamente: mi ama veramente, è veramente innamorata,innamorato? E’ la fase in cui entrambi sfogliano la margherita “m’ama, non m’ama…”. Ebbene vi sono dei soggetti che sopportano molto male questo tipo di incertezza e se incontrano un rivale vero o presunto, sono turbati, lottano, ma sono sempre tentati di abbandonare per timore di soffrire. Di solito questo avviene quando il soggetto ha avuto in precedenza delle esperienze di delusione e di abbandono. Per lui la lotta condotta sotto l’incubo della gelosia è una sofferenza insopportabile, preferisce rinunciare piuttosto che affrontarla. Nel libro di Alain Elkan “Una lunga estate”, il protagonista, Leopoldo, parte per la Grecia con una bellissima donna e se ne sta innamorando. Ma si accorge che lei è attratta da altri uomini e che, forse, non ha ancora chiuso il suo rapporto con il suo vecchio amante. Preso da gelosia si allontana, sparisce per molto tempo, poi torna a cercarla, ma ogni volta si trova di fronte qualcun altro per cui, alla fine, se ne va per la sua strada. Chi vuol trattenere questo tipo di persona facendola ingelosire la perde. Se ci tiene, se l’ama, deve rassicurarla , darle subito la certezza di essere l’unica,l’amata. A volte questa indifferenza verso la gelosia appare quando le due persone che si stanno innamorando, si raccontano la loro vita passata.

“Tu non ti sei reso conto” dice Berenice “ che ogni volta che mi raccontavi delle tue avventure e pensavi di aumentare il mio desiderio nei tuoi confronti, io ricevevo un colpo al cuore. Io mi stavo innamorando di te, mi piacevi ed è vero che mi inorgogliva, aumentava il mio desidero sapere che tu avessi avuto tante donne che ti si concedessero così facilmente. Ma mi bastava saperlo, non dovevi farmele apparire davanti, e così farmi immaginare tutti i tradimenti che avresti potuto farmi in seguito. Si, dicendo a me, che ti amavo ed ero gelosa di tutte, cosa avevi fatto ( poi le ho detto questo, poi l’abbiamo fatto…poi ho incontrato quell’altra e abbiamo…) mi tradivi sotto i miei occhi e pensavo che avresti continuato così, che mi avresti tradito sempre. Perché c’è una cosa, im***ille , che avresti dovuto sempre,sempre aggiungere ai tuoi racconti e che invece non hai mai detto:Ma ora ci sei tu, amore mio, ora amo solo te. Andavo con loro perché non ti conoscevo. Se ti avessi incontrata prima non avrei avuto bisogno di cercare nessun’altra. Questo non mi hai mai detto, perché non hai mai capito niente di me. E così ogni racconto con cui pensavi di legarmi invece mi toglievi qualcosa, mi allontanavi. Non volevo essere una delle tante , non accettavo di diventare una di loro. E così un giorno me ne sono andata, e per sempre. Si, si lo so che mi hai cercato, che hai fatto il matto, ma io non ti ho più risposto.”

All’estremo opposto ci sono le persone che vengono e***tate dalla gelosia, che desiderano più intensamente quando non sono sicure di essere ricambiate, quando incontrano un ostacolo, quando vedono apparire un pericoloso rivale…Nel libro di Carlo Castellanea “Le donne di una vita” il protagonista smette di amare nel momento in cui lei si innamora di lui, e lo stesso autore nel romanzo “Passione d’amore” mostra che chi è attratto dalla gelosia ne viene imprigionato. Il protagonista, un dongiovanni che lascia le donne appena sedotte, infatti, resta pazzamente infatuato per quindici anni della stessa donna, Leonetta, che lo trattiene ogni volta dicendogli che l’ama, ma si guarda bene dal lasciare il marito con cui periodicamente sparisce per lunghe vacanze.

Tratto da un libro di Francesco Alberoni.

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RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

SEDUZIONE:le conseguenze della fine di una relazione

Che cosa succede quando un individuo , fortemente attratto da un potenziale partner, avvia con lui un’avventura seduttiva ma, ad un certo punto viene, da lui respinto e rifiutato? Qui non faccio riferimento alla simulazione di un rifiuto come mossa per aumentare la propria attrazione, qui mi propongo di esaminare quali sono gli esiti più ricorrenti quando il rifiuto è reale e tassativo dopo che il legame seduttivo è stato avviato e reciprocamente condiviso per un certo periodo di tempo. In questo caso numerosi psicologi hanno individuato alcune reazioni principali fra loro in sequenza: la protesta e la vendetta, la depressione e la rassegnazione. Questi stessi psicologi ci avvertono, inoltre, che le reazioni a una situazione di rifiuto durante la seduzione variano notevolmente da soggetto a soggetto. In particolare , si è visto che gli individui (adolescenti e adulti) che hanno una sensibilità al rifiuto elevata sono anche più inclini a reazioni peggiori e più negative rispetto ai coetanei con una minore sensibilità al rifiuto. La sensibilità al rifiuto è intesa come la tendenza mentale ad attendersi in modo ansioso e a percepire prontamente da microsegnali non verbali (spesso ambigui) l’evenienza del rifiuto da parte di un altro. E’ stato verificato che gli adolescenti sensibili al rifiuto sono caratterizzati da una forma di ipervigilanza che conduce a una valutazione negativa anticipatoria di segnali ambigui del partner. A fronte di questa minaccia essi si chiudono in se stessi e inibiscono le loro opinioni e la loro voce per cercare in ogni modo di mantenere la relazione con il partner . In realtà, questa imposizione di auto-silenzio favorisce inevitabilmente la rottura del rapporto.

PROTESTA,RABBIA DA ABBANDONO E VENDETTA

Nella nostra specie ( e non solo nella nostra) la risposta di protesta è di norma presente nella rottura di ogni legame sociale importante. E’ sufficiente pensare alla vivace protesta del bambino piccolo (pianti,strilli, ecc.) quando la madre scompare e si assenta anche per poco tempo. Durante questa fase di protesta il seduttore respinto prova una sofferenza immensa, fino a giungere alla disperazione e all’angoscia più cupa. E’ come se il mondo fosse andato in frantumi e le schegge di questo mondo scomparso penetrassero nel nostro corpo e nella nostra anima. La vita diventa insopportabile e priva di senso. Parafrasando un verso della poetessa Emily Dickinson, , il rifiuto è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per conoscere l’inferno.

Per il seduttore respinto è un periodo di grande stress psicologico, di tensione emotiva molto forte, di ruminazione mentale, di comportamenti ossessivi e compulsivi (per lui inevitabili), di disturbi psicosomatici (dall’ insonnia all’ulcera,alla colite,all’asma, all’emicrania ecc.), di un dolore fisico vero e proprio. E’ una delle esperienze più penose dell’esistenza, al limite della sopportazione. In alcuni casi , il seduttore respinto gioca la carta dell’insistenza e del controllo per superare le resistenze dell’altro (stalking). In modo ostinato e caparbio può continuare a tempestare il partner con telefonate (anche nel cuore della notte), con e-mail, con lettere e persino con regali. Solitamente tutto risulta inutile. L’insistenza è di norma associata a una condizione di bisogno, di dipendenza e di richiesta di aiuto. Alla fine è una strategia dell’impotenza e della sconfitta. Assai più spesso il seduttore agisce con rabbia. Poiché nella seduzione un individuo espone molto se stesso e il rifiuto produce una profonda e grave lacerazione alla sua immagine, egli prova molto spesso la cosiddetta rabbia da abbandono. In genere si tratta di una rabbia bollente e feroce, spesso incontenibile. Talvolta, diventa una rabbia travolgente e distruttiva che acceca il seduttore abbandonato. Spinto da questa forza emotiva, egli può fare irruzione nella casa, sul posto di lavoro o in altri ambienti frequentati dal partner. Può pedinarlo o seguirlo con una insistenza asfissiante nel tentativo di parlare ancora con lui e di convincerlo a ritornare indietro. In questi frangenti normalmente scoppiano discussioni violente, con accuse reciproche , recriminazioni,insulti, minacce, ritorsioni, ricatti, violenze, aggressioni ecc. Queste forme aggressive e violente vanno considerate come una reazione negativa eguale e contraria all’enorme forza positiva suscitata dalla seduzione all’inizio della relazione. Talvolta, questa rabbia bollente conduce a comportamenti incontrollati e distruttivi su di sé come ferimenti, tentativo di suicidio, autopunizioni, assunzione di sostante stupefacenti, ricorso all’alcool ecc.. Diverse ricerche hanno verificato che i casi di suicidio sono da tre a quattro volte più frequenti nei maschi che nelle femmine in caso di rifiuto. In altri casi, questi comportamenti sono rivolti contro il partner con aggressioni, con lesioni fisiche o persino con l’omicidio. Anche in questa condizione vi è una netta prevalenza degli uomini rispetto alle donne. In casi estremi abbiamo la situazione di omicidio e suicidio. La cronaca riporta con una certa regolarità episodi di questo genere. Essi sono spesso associati a gravi forme di gelosia e di depressione.
Per altri seduttori respinti la “rabbia da abbandono” può assumere la forma fredda e calcolata della vendetta. Infatti, come dice il proverbio “la vendetta è un piatto che va servito freddo”. Siamo in presenza di una delle passioni più antiche e potenti degli esseri umani, basta pensare alla legge del taglione (occhio per occhio, dente per dente). Con la vendetta la rabbia si trasforma in un calcolo machiavellico di danneggiamento, di diffamazione, di punizione e di calunnia del partner, andando a colpire “ a distanza” i punti per lui più cari e sensibili. Non ci sono limiti all’inventività umana per mettere in atto comportamenti vendicativi. In alcuni casi la vendetta comporta forme di tortura affettiva e di crudeltà psicologica. In altri casi la vendetta si rivolge contro persone care del partner, si parla allora di vendetta indiretta (o trasversale). In tempi di internet la vendetta di numerosi seduttori respinti (soprattutto negli Stati Uniti) consiste nel cosiddetto p***o da vendetta. Su siti molto noti e frequentati (siti per adulti vietati ai minori di 18 anni) essi collocano foto e video (in situazioni prettamente intime) dell’ex partner. A parte i casi più famosi come quello di Pamela Anderson e di Paris Hilton, oggi sono migliaia e migliaia i seduttori respinti che ricorrono a questa scelta, è una forma di vendetta cibernetica per mettere alla gogna mediatica il partner che ha rifiutato.

DISPERAZIONE, DEPRESSIONE E RASSEGNAZIONE

La fase di protesta e di vendetta (qualora non si concluda in modo tragico) ha termine dopo un certo periodo a ragione dell’esaurimento delle risorse emotive e cognitive. Subentrano allora altre emozioni egualmente negative, anche se di natura diversa. Il seduttore respinto va incontro a forti esperienze emotive di impotenza, di disperazione, di desolazione e di depressione. Distrutto dal dolore e dal dispiacere, spesso piange, rimane a lungo a letto, si colpevolizza, continua a ruminare su idee fisse in riferimento all’avventura seduttiva interrotta, guarda basito e smarrito in giro, cede facilmente all’alcool o alle sostanze stupefacenti, sta sveglio di notte a guardare la televisione o davanti a internet (insonnia), oppure si sveglia molto presto al mattino (insonnia mattutina), oppure al contrario, dorme troppo (ipersonnia), ha un forte calo dell’appetito o mangia in eccesso (iperfagia). A livello neurobiologico, questa condizione psicologica , trova il suo corrispettivo in una profonda modificazione dei processi nervosi del cervello, simile a quella che si registra quando si ha un forte dolore fisico. Sul piano psicologico, il quadro qui descritto rimanda a una condizione di depressione. In questa fase il seduttore respinto cade in uno stato letargico e non ha voglia di niente. E’ apatico è abulico. Il fatto stesso di vivere diventa una fatica molto pesante, talvolta insopportabile. Non ci sono più interessi, non ci sono più ragioni per cui valga la pena vivere, è incapace di concentrarsi e le sue idee diventano lente fisse e ripetitive. Il seduttore respinto si sente solo, isolato abbandonato ed escluso. Come un oggetto in mezzo agli altri, ha la percezione di essere diventato “una cosa fra le cose” , un automa un guscio vuoto, un albero senza clorofilla. Tutto questo associato a una perdita di identità, non sa più chi egli sia, si sente arido come il deserto, con uno spiacevole senso di vuoto affettivo (è la cosiddetta perdita di sentimenti). Incapace di riprendere qualsiasi nuova avventura seduttiva, trova grande difficoltà nei contatti sociali ed evita attentamente di fare nuove conoscenze (fuga dalla società). Al senso di vacuità e di aridità si accompagna il senso di inguaribilità, come se il rifiuto da parte dell’ex partner fosse diventato una condanna all’ergastolo, un tunnel senza uscita. Il seduttore respinto nutre quindi pensieri di morte, considerata come una liberazione. Egli ritorna con una certa regolarità al progetto di farla finita e di andarsene per sempre…Talvolta il suicidio è preceduto dall’omicidio dell’ex partner.

Se la protesta può sfociare in parecchi casi nella depressione, in altri si conclude con la “rassegnazione” . E’ la capacità di adeguarsi in modo consapevole, anche se a malincuore, alla condizione del rifiuto. E’ una forma di adattamento ad una realtà penosa, sia pure a malincuore. Questa accettazione presuppone ed esige un’operazione piuttosto complessa di conversione mentale: si tratta di passare da una valutazione negativa a una almeno indifferente della situazione dolorosa del rifiuto. Bisogna farsi una ragione e darsi una spiegazione di come sono andate le cose. Per uscire in questo processo occorre che il seduttore respinto abbia una buona “flessibilità cognitiva”, intesa come la competenza non solo di riconoscere in primo luogo i dati e i vincoli della situazione, ma anche di prendere in considerazione differenti ipotesi esplicative a fronte di tale situazione, valutare gli aspetti positivi e negativi di ciascuna di queste ipotesi e riuscire a spostarsi da un’ipotesi a un’altra in modo ragionevole. Nello stesso tempo la conversione mentale sottesa alla rassegnazione implica una robusta “resilienza emotiva” (emotional resilience) . E’ la capacità del seduttore respinto di far fronte al grave stress indotto dal rifiuto, di assorbire emotivamente il colpo, di sopportare le conseguenze negative della situazione senza spezzarsi e senza lacerarsi a livello psicologico, nonché di regolare le emozioni negative a essa associate. Tale capacità si associa con l’abilità di prendere una distanza affettiva dal rifiuto stesso e di trasformarlo da una minaccia, (all’immagine di se) in una sfida (ricominciare daccapo con una nuova storia di seduzione).

In psicologia si sa con certezza che la resilienza emotiva è un potente fattore non solo per proteggere la salute mentale da esperienze traumatiche, dallo stress e dalla depressione, ma anche per promuovere l’autostima e l’autoefficacia, per favorire il benessere personale, la speranza e la direzione verso uno scopo preciso, l’integrazione sociale. Nel fare queste operazioni psicologiche il seduttore respinto può trovare un valido supporto sociale nei familiari, negli amici, in qualche psicologo. Tale sostegno esterno diventa spesso un mezzo per uscire dalla situazione buia e dolorosa del rifiuto.

Tratto da un libro di Luigi AnolliLa Seduzione

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SEDUZIONE:eccessi e patologie

La seduzione essendo un’esperienza fondamentale,complessa e di primaria importanza nella vita degli esseri umani,è soggetta a una serie di vicissitudini psicologiche che possono condurre a forme disturbate e anche patologiche.Siamo in presenza di modelli mentali e comportamenti pervasivi e inflessibili che si discostano in modo significativo dalle attese della cultura di appartenenza. La loro insorgenza risale , in genere all’adolescenza e alla giovinezza, in questo post analizziamo alcune forme principali di patologia della seduzione che si ritrovano più frequentemente nella nostra società. Le condizione proposte possono essere utili anche in condizioni standard quando, per rendere più intrigante la loro relazione, i partner compiono reciprocamente mosse pericolose e psicologicamente azzardate.

CHI NON SEDUCE MAI:

Partiamo , anzi tutto, dalla situazione di chi non seduce mai. Tecnicamente, si parla di inibizione seduttiva, che è espressione di alcuni disturbi di personalità. L’inibizione seduttiva è caratteristica della persona evitante. E’ un individuo che si sente socialmente inadeguato, ha scarsa considerazione di sé ed è molto sensibile alle critiche e alle valutazioni negative degli altri nei suoi confronti. In modo analogo tale persona ha un forte senso di inferiorità e di insicurezza sul piano dei rapporti umani. Possiede un elevato grado di autoconsapevolezza che la induce a essere molto critica e severa nei propri riguardi, è terribilmente timida, e si sente poco interessante e utile per gli altri, e nello stesso tempo, non ha fiducia in loro. A livello emotivo pone quindi una serie di robuste resistenze e di barriere insormontabili nei loro confronti e sceglie di vivere in una condizione di isolamento sociale, anche se poi soffre di solitudine. Di conseguenza la persona evitante rifugge da ogni forma di seduzione, perché ha paura di fallire, di essere ridicolizzata, di provare vergogna o di essere respinta. Anche solo l’idea di un eventuale rifiuto o di una risposta indifferente da parte del partner è così penosa che preferisce restare da sola piuttosto che correre il rischio di mettersi con qualcuno. Prende quindi le distanze da ogni possibilità di intimità e di vicinanza affettiva con un altro. Tende a evitare anche ogni tipo di contatto fisico, poiché è per lei fonte di imbarazzo. Spesso questi individui sono uomini, che trovano grandi difficoltà a essere assertivi e propositivi nelle situazioni informali che riguardano un potenziale partner. Non hanno quindi mai avuto rapporti intimi, spesso evitano persino di iniziare qualsiasi conversazione con una donna. Se capita loro di incontrare una donna, diventano molto ansiosi e imbarazzati. Non sanno cosa fare e come agire, in questa situazione desiderano fuggire via. Di solito questi soggetti sono andati frequentemente incontro a esperienze emotive fortemente negative nella loro infanzia (come punizioni fisiche e morali, violenza e abusi da parte di familiari ecc..) e nel periodo scolastico (facendo da capro espiatorio nel gruppo dei pari,considerati come vittime designate nelle manifestazioni di bullismo ecc..) Si sono allora chiusi nel loro guscio e hanno preferito vivere in una condizione di isolamento sociale anziché vivere di nuovo le profonde sofferenze affettive provate nel loro passato. Il rifiuto di conquistare un partner, di mettersi in gioco e di stabilire con lui un legame affettivo profondo può rappresentare l’indizio per allargare il campo di indagine e per affrontare in termini psicologici una possibile forma di disagio. La seduzione non è ne’ un obbligo ne’ una prescrizione sociale e culturale. Scegliere di essere e rimanere single non è certamente un reato o una cosa sconveniente. Non è questo il problema. Il problema si ha quando il rimanere single non è frutto di una scelta ma l’esito dell’inibizione seduttiva . In quest’ultimo caso occorre capire fino in fondo le ragioni di questa condizione, ragioni che possono rimandare a forme di grave sofferenza psicologica.

CHI SEDUCE TROPPO:

Agli antipodi dell’ inibizione seduttiva si trova la situazione di chi seduce troppo. Questo eccesso di seduzione può manifestarsi nella ripetizione regolare delle esperienze seduttive con partner diversi. Si passa da un partner all’altro in modo sistematico e con una notevole facilità. Siamo in presenza di una esagerazione quantitativa di avventure seduttive. Oppure tale eccesso può esprimersi nell’impegno di sedurre un partner molto più importante di se stessi. E’ l’aspettativa di sposare il principe azzurro o la principessa fatata. In questo caso abbiamo una sorte di eccesso qualitativo della seduzione. La prima situazione di eccesso di seduzione è rappresentata in modo esemplare dalla persona istrionica (dal latino histrio “attore”). La persona istrionica ha un costante bisogno di rassicurazione e di approvazione e vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Va quindi incontro a profonde crisi di sconforto e di amarezza nelle circostanze in cui è ignorato o anche solo trascurato. Ha una scarsa tolleranza per le frustrazioni e per il differimento temporale delle gratificazioni. E’ molto sensibile alle critiche e agli atteggiamenti di disapprovazione da parte degli altri. Nello stesso tempo è particolarmente suggestionabile ed è facilmente influenzabile dalle opinioni degli altri o dalle circostanze. E’ quindi assai mutevole nella sua condotta ed è incline a prendere decisioni in modo impulsivo, l’individuo istrionico è caratterizzato da una vita affettiva labile e superficiale , intrinsecamente mutevole ed evanescente. Ha quindi una modesta regolazione delle emozioni, tende tuttavia ad accentuare in modo esagerato la loro manifestazione esterna. Le sue esperienze emotive sono uniche ed eccezionali. Nessun altro può provare quello che egli sta provando, più in generale sa essere un attore molto abile, che in maniera teatrale e drammatica recita se stesso davanti alla platea degli altri, chiunque essi siano. La sua comunicazione tende a colpire e a sbalordire in modo sistematico e costante gli altri, pur adottando uno stile suggestivo, poco curato e poco attento ai dettagli, fatto di esclamazioni del tipo: “Oh! E’ magnifico!”, “E’ orribile”!ecc. La cosa importante è impressionare e avere effetto. Tiene molto al proprio aspetto fisico. Pur non essendo eccentrico è molto curato e ricercato nella sua persona e nell’abbigliamento così da attirare l’attenzione altrui. Secondo l’international Classification of Diseases la personalità istrionica , è tendenzialmente più frequente nelle donne rispetto agli uomini. Date queste caratteristiche, la persona istrionica (uomo o donna che sia ha poca importanza) è incline a eccedere nella seduzione. Ha un costante atteggiamento deduttivo verso gli altri. Per definizione, si ritiene irresistibile, in grado di conquistare chiunque. Nessuno può sottrarsi al suo fascino e al potere magmatico della sua attrazione. Per questa ragione si sente almeno alla pari di Cleopatra, Casanova e degli altri grandi seduttori della storia. Non appena avvia una relazione con un nuovo partner, il seduttore istrionico considera fin da subito tale relazione assai più profonda e intima di quanto realmente sia. Per il seduttore istrionico la seduzione, pur non riducendosi a un incontro intimo occasionale, è un’avventura che non può durare molto, in quanto egli giunge ben presto a una situazione di noia e saturazione. Va alla ricerca di un nuovo partner per ottenere nuovi stimoli, per recitare daccapo la sua parte di conquistatore, per essere rassicurato nelle sue grandi abilità deduttive, per ottenere un nuovo trofeo da esibire tra amici e conoscenti. Per lui ogni nuovo partner è una conferma vitale di se stesso. Passa quindi di partner in partner, la cosa essenziale per il seduttore istrionico è di ripetere ogni volta il gioco della seduzione. Anche quando trova un partner che per i familiari , gli amici e i conoscenti “ è proprio un bravo ragazzo o una brava ragazza, quello giusto per lei o per lui” finisce per lasciarlo dopo un certo periodo per ricominciare daccapo. Entra in azione la cosiddetta sindrome da Don Giovanni. Siamo in presenza di una forma coatta e compulsava di seduzione. In questa condizione il seduttore istrionico assume un comportamento fortemente esibizionistico. Vuole apparire al meglio e sa trovare gli espedienti per riuscire in questa impresa. Il suo obbiettivo è quello di sbalordire il nuovo partner. Per raggiungere questo obbiettivo, non rifugge dal ricorso a strategie patologiche, come la manipolazione ,l’imbroglio,l’inganno, e l’intrigo. Il maschio può ingannare la partner sul grado del suo impegno e coinvolgimento; la donna può ingannare il partner circa la sua fedeltà. Al pari dell’inibizione deduttiva, l’eccesso di seduzione è una forma di grave disagio psicologico. E’ un vero e proprio disturbo mentale che conduce a una condizione di vita infelice e insoddisfacente , caratterizzata da una condizione di sofferenza nei confronti di se stessi e degli altri. In questa dinamica la seduzione reale diventa una sorta di chimera e di utopia. In tal modo, da esperienza entusiasmante , la seduzione si trasforma in una specie di dannazione e di condanna.

Tratto da un libro di Luigi Anolli “La Seduzione”

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AMICIZIA

Per amicizia si intende un legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto reciproco.

Molti sostengono che ci può essere amicizia tra uomo e donna, ma secondo me l’amicizia tra uomo e donna è un’utopia, perché nella stragrande maggioranza dei casi c’è sempre uno dei due che è interessato all’altro e che vorrebbe avere un “rapporto intimo” o una relazione duratura.

Molti uomini commettono l’errore di diventare amici delle donne che vorrebbero conquistare. Se vi interessa una donna non dove entrare nella zona amicizia , ma dovete fin da subito far capire le vostre intenzioni.

Ne ho sentite tante di storie di finte amicizie tra uomini e donne che poi si sono rivelate delle bufale, amicizie di lunga data, fino a quando lui o lei dichiara il proprio amore per l’altro, e l’altro come da copione non è interessato e risponde “non possiamo rovinare quest’amicizia, io per te provo solo un bene d’amico/a ma niente di più” per poi allontanarsi fino a scomparire.

La falsità non premia! Colui che vuole conquistare una donna fingendo di essere amico avrà poche possibilità di riuscita.

Sicuramente può capitare che due amici(uomo-donna) diventano amanti ma è veramente raro.

Alcuni lettori di RimorchiaDonne mi hanno domandato se gli ex possono rimanere amici…. anche questa per me è un’utopia, basta fare un semplice ragionamento : un uomo e una donna si conoscono, si attraggono a vicenda,hanno un rapporto intimo, nascono sentimenti profondi, si amano , stanno insieme per tanti anni e poi per svariati motivi la storia finisce…di solito quando una relazione si rompe è sempre uno che lascia e l’altro che soffre di più , anche quello che lascia una persona che ha amato per tanto tempo comunque soffre, per il dispiacere che arreca all’altro e per la fine della storia, ma se non sente più quel sentimento chiamato amore preferisce troncare. Di solito quello/a che lascia utilizza la solita frase “la storia è finita però rimaniamo amici”.

Come si fa a rimanere amici ad una persona con cui si è condiviso tutto compreso l’amore? E’ una menzogna non è possibile,perché c’è sempre uno dei due che vuole ritornare, che vuole riprovarci…

La cosa migliore da fare quando ci si lascia è troncare di netto il rapporto, evitare tutti i contatti, perché non si può continuare a frequentare una persona con cui c’è stata una storia d’amore da amico,magari un bel giorno la vostra ex vi presenta il suo nuovo ragazzo e vi invita addirittura al matrimonio…

Al massimo può rimanere un rapporto di stima e rispetto reciproco ma niente di più.

Accade anche che due persone che si lasciano ritornano insieme, ma io le considero minestre riscaldate…non so voi, ma ho il palato fine e cerco sempre di mangiare cibo di prima qualità…

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GELOSIA E TRADIMENTO

La gelosia è un sentimento che determina ansia e incertezza ed è causata dal timore che il partner sia desiderato/a da altre persone, o che egli preferisce altri.

La gelosia è presente sia nelle donne che negli uomini, con la differenza che gli uomini tendono a provare una forte gelosia in caso di segnali di infedeltà fisica, le donne invece provano una profonda gelosia in caso di infedeltà emotiva.

Questo perché nella maggior parte dei casi, l’ uomo tradisce solo sul piano fisico, quando lo fa’ non ha emozioni sentimentali e spesso il tradimento si conclude con una storia di una sola notte.

La donna invece ha maggiori probabilità di avere una relazione emotiva, e la relazione emotiva comporta un legame affettivo, che determina il proseguirsi della relazione extraconiugale.

La donna più dell’uomo, utilizza il tradimento come mezzo di vendetta, perché magari è stata tradita dal proprio partner,e giustifica il tradimento come un sintomo dei problemi del rapporto con il compagno, l’uomo invece trova più facile separare l’infedeltà dai problemi che ha nel rapporto con la propria compagna.

In genere gli uomini rispetto alle donne tradiscono molto di più, in sintesi le donne sono più fedeli degli uomini.

Il sentimento della gelosia non è rivolto esclusivamente alla persona che si pensa di perdere, ma anche ad una terza persona, quella verso cui si sente rivalità.

Esistono due tipi di gelosia: la gelosia normale e la gelosia patologica.

La gelosia normale è una conseguenza del rapporto con il partner ed è presente in ogni storia d’amore a livelli ammissibili, se non fosse presente si potrebbe addirittura dubitare se è un vero amore, ed è indispensabile per far sentire il partner amato, perché tramite la gelosia manifestiamo la paura di perderlo e quindi l’interesse verso di esso.

La gelosia patologica invece, è la paura folle e illogica dell’abbandono per la possibile perdita del partner, in questo caso si provano forti emozioni di avvilimento,disperazione,frustrazione,sconforto e sfiducia.

I sintomi della gelosia patologica si manifestano nei seguenti comportamenti:

Invidia,rabbia e aggressività verso possibili rivali, sospetti continui per ogni comportamento relazionale del partner verso gli altri, controllo continuo di ogni azione del partner, ossessione , persecuzione e aggressività verso il partner, poca sicurezza in se stessi, scarsa autostima.

La gelosia patologica si manifesta anche in assenza di un motivo valido e spesso comporta la rottura della relazione, nei casi più disperati può diventare il movente di un delitto passionale.

Per combattere la gelosia eccessiva, bisogna lavorare molto su se stessi,bisogna cercare di contrastare questo sentimento ogni volta che si presenta, non dobbiamo confrontarci con gli altri, perché nel mondo ci sarà sempre qualcuno più bello , più ricco, con più fascino ecc…e ci sono anche persone peggiori di noi, non si tratta di essere migliori o peggiori, un rapporto d’amore si basa sulla fiducia e sul rispetto , dobbiamo cercare di dare il massimo al nostro partner ma da soli non potremmo mai appagare tutti i suoi bisogni, per questo dobbiamo permettergli di frequentare altre persone, che possano dargli quello che noi non possiamo dargli, ma senza per questo sentirci da meno. Non dobbiamo paragonarci agli altri, ognuno di noi ha delle qualità che nessun altro possiede!

La gelosia è scatenata dalla paura di perdere la posizione di priorità, l’esclusività, e la paura più grande, cioè quella di perdere il partner; spesso queste paure nascono da credenze errate,perché se la nostra ragazza/o ha un interesse nei confronti di un altro/a, questo non deve significare per forza il tradimento, o la perdita della priorità ed esclusività, e se pensiamo a queste cose ogni qual volta che notiamo che la nostra donna/uomo ha un qualsiasi interesse per un’altra persona, VIVIVIAMO MALE!!

Comunque in ogni caso, quello che io consiglio, è di esporre i propri dubbi al partner , e questo è il modo più esplicito per mettere le cose in chiaro, senza usare metodi subdoli,in modo da esternare le proprie sensazioni,evitando di tenersi tutto dentro, covando come una gallina, un uovo pieno di risentimento, basato magari,su semplici PARANOIE.

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DRITTE RIMORCHIADONNE RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

In questo post sono obbligato a citare una frase del celebre film Hitch interpretato da Will Smith che dice : “Il 60% di tutte le comunicazioni umane è non verbale, il 30% è nel tono della voce: vale a dire che il 90% di quello che si comunica non esce dalla nostra bocca”.

La comunicazione avviene attraverso 3 fattori:

1) I movimenti del corpo (sottolineo le espressioni facciali)
2) La voce (ritmo,volume,tono)
3) Le parole

Quindi la capacità di un messaggio non dipende solamente dal significato letterale di ciò che viene detto, ma soprattutto dai fattori di comunicazione non verbale.

I MOVIMENTI DEL VOLTO

Le espressioni facciali fanno parte del linguaggio non verbale del corpo.

Nel campo della seduzione le espressioni facciali hanno soprattutto un valore emotivo.

Le espressioni facciali sono più numerose delle parole che si usano normalmente nel linguaggio verbale quotidiano , sono state classificate più di 7000 espressioni facciali in modo preciso e distinto da alcuni studiosi del campo.

La comunicazione del viso viene utilizzata frequentemente nella seduzione.

Un’ espressione molto usata nella seduzione è “il movimento all’indietro dei capelli”.
E’ un segnale seduttivo tipico delle donne , anche se può essere presente negli uomini con i capelli lunghi (come li avevo io qualche mese fà..)

Quando le donne si passano la mano nei capelli ci stanno comunicando la bellezza del loro viso, attirano al 100% la nostra attenzione e ci segnalano allo stesso tempo che sono interessate a noi.

Non basta solo avere un volto bello e attraente per sedurre. Se il viso rimane fermo e statico trasmette all’altra persona un segnale di mancanza di interesse nei suoi confronti.

Il viso del vero RimorchiaDonne non è mai statico, è espressivo e mobile ed è quindi all’altezza di manifestare emozioni e attenzioni verso la donna che guarda.

Il sorriso è fondamentale, quando sorridiamo ad una ragazza che ci sorride di rimando, vuol dire stiamo comunicando attraverso il linguaggio del corpo e sorridiamo perché condividiamo insieme uno stato di felicità.

Ogni cosa che noi proviamo, la trasmettiamo attraverso il nostro volto. Le nostre espressioni cambiano a seconda delle situazioni…per esempio, quando siamo giù di morale il nostro viso è cupo, triste, quando invece siamo felici ed allegri, il nostro viso sprizza gioia da tutti i pori e brilla di luce propria.

E’ un segnale molto importate per questo motivo quando vogliamo sedurre, dobbiamo pensare sempre a cose belle, che ci fanno sentire bene, in grado di migliorare il nostro umore e di rilasciare al nostro viso la giusta espressione.

I MOVIMENTI E I GESTI DELLE DONNE

Nella seduzione i gesti e i movimenti del corpo hanno una funzione fondamentale. Attraverso di essi riusciamo a capire se il partner è interessato a noi.

Quando una donna è attratta da un uomo può fare diversi gesti e movimenti, vi elenco di seguito quelli più comuni:

Si tocca i capelli , si mordicchia il labbro , si sfiora le labbra con la lingua, apre e chiude le gambe, le incrocia,muove l’anca,giocherella con gli anelli,o con qualsiasi altro piccolo oggetto che le capita a tiro, fa una serie di gesti seduttivi sistemandosi i vestiti, ad esempio: si sistema la camicetta e scopre leggermente il decoltè, (ed è proprio in questi momenti che il testosterone arriva alle stelle..)
O meglio ancora si sistema la gonna , mettendo in evidenza le gambe e i fianchi.

Bisogna stare molto attenti a questi segnali, l’occhio del RimorchiaDonne è sempre vigile e nota ogni più piccolo particolare.

LA VOCE E LE PAROLE

Anche la voce nella seduzione ha la sua importanza , il seduttore di successo è in grado di calibrare e modulare la sua voce a seconda delle situazioni.

Per richiamare l’attenzione della donna interessata utilizza dei toni alti e pieni , e allo stesso tempo trasmettere segnali di entusiasmo, socievolezza e virilità. E’ una vera e propria esibizione vocale, che ha come unico scopo quello di far colpo sulla donna interessata e di stabilire un contatto iniziale.

In un secondo tempo il RimorchiaDonne durante l’interazione abbassa il tono e l’intensità della sua voce per favorire l’avvicinamento,in modo da stabilire
un legame affettivo.

Durante la conversazione fra i due possibili partner si avviano i primi contatti fisici, di norma sono contatti leggeri,più che altro sfioramenti ,apparentemente casuali, in zone del corpo abbastanza tranquille come le mani e le braccia. Toccarsi la pelle reciprocamente trasmette informazioni e sensazioni fondamentali per il desiderio “intimo”. E’ soprattutto in base a questi contatti che si comprende la compatibilità, l’attrazione e il desiderio verso l’altro.

Lo sguardo giusto, l’espressione adatta, il tono della voce calibrato, sono fattori indispensabili ma non abbastanza sufficienti per sedurre.

Se vogliamo conquistare la donna che desideriamo dobbiamo usare le parole adatte.

Molti lettori di rimochiadonne mi hanno confidato che quando si trovano davanti alla donna dei loro sogni non sanno cosa dire, che argomento trattare e risultano impacciati e poco sicuri di se.

Il seduttore di successo tratta determinati argomenti e parole a seconda della situazione ( un conto è parlare con la donna che ci interessa in privato e un conto è parlarle davanti ad altre persone).

Non dobbiamo essere noi ad occupare la maggior parte del tempo della conversazione, ma bensì riuscire attraverso le nostre abilità a far parlare di più la donna che abbiamo di fronte, in questo modo le diamo la possibilità di aprirsi,di confidarsi;il RimorchiaDonne si mostra alle parole della donna che ha davanti sempre attento e concentrato ed è in grado di captare i suoi punti deboli attraverso il linguaggio del corpo e il significato dei suoi discorsi.

Ma di cosa parlare esattamene? Cosa dire per iniziare una conversazione?

Molti manuali di seduzione suggeriscono frasi fatte e luoghi comuni.

Imparare a memoria una frase da dire ad una donna è una cosa che sconsiglio vivamente per svariati motivi:

1)Quando una frase viene ripetuta a memoria, non si è mai naturali e la donna con cui interagiamo se ne può benissimo rendere conto.

2)Si rischia di dirla male perché l’imbarazzo potrebbe creare un blocco di memoria,dimenticando così di menzionare le parole più importati,sconvolgendo il vero significato della frase.

3)Essendo una frase scritta, potrebbe essere già stata letta da altri, si rischia di dire cose già dette, risultando poco originali.

La cosa migliore da fare è di essere il più naturali possibili, le donne sono attratte dagli uomini decisi e sicuri di se , che non rimangono impacciati durante una conversazione.

Quando una donna gioca con lo sguardo, ci sta dando il permesso di andare da lei e di comunicare verbalmente. In questi casi vi sembrerà strano, ma si può iniziare la conversazione con la prima parola che ci viene in mente (Ciao!!!Ci siamo già visti da qualche parte? Non ho potuto fare a meno di notarti, permetti che mi presento, ecc..) perché la donna che abbiamo di fronte è interessata a noi e per dimostrarlo risponderà a qualsiasi cosa le diremo.

Se ci stiamo provando con una donna che non ci degna di uno sguardo, abbiamo sicuramente meno probabilità, di una che risponde al contatto oculare e amplifica il suo interessamento con il linguaggio non verbale del corpo.

Se abbiamo questi fattori a favore partiamo già con una marcia in più e siamo più sicuri di noi stessi nell’approccio proprio perché sappiamo di andare a colpo sicuro.

Qualche volta può capitare che si rimorchia una ragazza che non ci aveva nemmeno guardato, e viceversa si prende un due di picche con una che ci guarda insistentemente, può accadere…….ma è molto raro,in genere se i segnali ci sono, le probabilità di insuccesso sono basse.

Consiglio di trattare argomenti che si conoscono bene e che magari interessano anche alla donna in questione.

Sicuramente non conviene parlare di calcio, a meno che non abbiamo a che fare con una tifosa accanita. Non conviene nemmeno parlare di Politica o dell’atomo come farebbe Alfonso Gervasoni (il mio alter ego), insomma bisogna tralasciare tutti i discorsi pesanti,il trucco sta sempre nel gettare benzina sul fuco… bisogna far parlare quasi sempre loro e tanto…più parlano più si scoprono, e si hanno più punti sui quali agire, se la ragazza che abbiamo di fronte ci parla del suo lavoro,o di quello che le è accaduto a scuola , o in tram , o qualsiasi cosa stia dicendo..non dobbiamo far altro che assecondarla, annuendo e proponendo le domande giuste per darle la possibilità di ampliare il discorso di cui sta parlando,ogni tanto qualche considerazione personale azzeccata per farle capire che siamo partecipi e interessati.
Dobbiamo stare sempre attenti a quello che diciamo…pesiamo bene le nostre parole prima di farle uscire dalla bocca, una parola fuori posto potrebbe mandare all’aria la situazione che ci stiamo creando.

Le donne apprezzano molto gli uomini che hanno un buon senso dell’umorismo.

L’umorismo da tono e vivacizza la conversazione, è divertente e mette allegria, una battuta può far superare momenti di difficoltà e imbarazzo.

Il segreto sta nel saper cogliere il lato ironico delle cose ( esempio: quel ragazzo sta perdendo i capelli!!!ma che dici si sta facendo crescere la fronte….)

Per sua natura l’umorismo genera il riso reciproco, favorisce l’intimità e la condivisione di uno stato d’animo e di conseguenza il desiderio di continuare a stare insieme.

Spero anche questa volta di esservi stato utile…

Auguro a tutti un buon rimorchio

In fede

Il RimorchiaDonne

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DRITTE RIMORCHIADONNE RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

IL PUNTO DI PARTENZA DELLA SEDUZIONE

Il punto di partenza della seduzione è quello di riconoscere e identificare la persona da sedurre.

Nel corso degli anni capita di incontrare molte persone: giovani e vecchie,belle e brutte simpatiche e antipatiche,ignoranti e intelligenti. Soltanto nei confronti di alcune di esse scatta in noi il desiderio di sedurre.

Quando iniziamo a sedurre una persona vuol dire che siamo attratti da essa e che abbiamo fatto una scelta. Se non c’è scelta, non c’è attrazione e senza attrazione non si può realizzare la seduzione.

L’attrazione anche se di vitale importanza non è sufficiente da sola senza l’attenzione della persona interessata.

Occorre quindi ottenere l’attenzione e l’interesse del possibile partner, se riusciamo in questo allora abbiamo superato la fase iniziale e possiamo continuare il nostro percorso verso la nostra meta.

Il primo segnale del percorso della seduzione è il contatto oculare.

Il sistema visivo è il senso più sviluppato dell’ uomo, ed è di primaria importanza negli incontri con gli altri, ognuno di noi è molto sensibile allo sguardo altrui.

Il seduttore di successo inizialmente avvia uno sguardo diretto e di breve durata (da 4 a 8 secondi circa poi distoglie lo sguardo guardando altrove),in questo modo oltre che a stabilire il contatto oculare trasmette verso il potenziale partner un segnale di interesse e attenzione, se la persona da sedurre risponde con uno sguardo di ritorno, il seduttore procede con un secondo sguardo diretto di durata più lunga di quello iniziale unito ad altri segnali non verbali come un movimento delle mani, o un bel sorriso.

Molte donne quando vogliono attirare un uomo utilizzano lo sguardo diretto , ma alcune adottano lo sguardo obliquo: consiste nel girare la testa da un lato e rivolgere lo sguardo dall’altro lato nella direzione del potenziale partner, in questo modo inviano un segnale ambiguo senza sbilanciarsi più di tanto, e qui entra in gioco il grande seduttore di successo che riesce a percepire il segnale non chiaro che la donna invia.

Appena si avvia il gioco di sguardi fra il seduttore ed il partner si arriva allo sguardo reciproco ed è una fase di essenziale importanza per procedere nel percorso seduttivo.

Nella seduzione sconsiglio vivamente la fissazione oculare: che consiste in uno sguardo prolungato, fisso, insistente e duraturo che non può essere ignorato, in questo caso il seduttore appare invadente, irritante e fastidioso e a volte può essere considerato come un maniaco, o uno sfigato perdente con le donne.

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INNAMORAMENTO

Ci sono alcune persone che dicono “ io sono sempre innamorato”, o addirittura “ mi innamoro ogni i mese di una persona diversa”,ma in questi casi la parola innamoramento viene utilizzata per indicare una cotta, un’attrazione,un’ improvvisa infatuazione, ma in realtà l’innamoramento è ben altro….è veramente un peccato che la gente sia tanto superficiale in questo campo perché confusa sulla sua reale natura dei suoi sentimenti, prende decisioni sbagliate e spesso irreparabili.

Ma come inizia un vero innamoramento? Perché abbiamo deciso di innamorarci? L’innamoramento appare sempre in modo inatteso, però allo stesso tempo ha dei segni premonitori: uno stato di insoddisfazione , di inquietudine e di misteriosa attesa. Ci innamoriamo quando siamo stanchi del presente, quando siamo pronti a lasciare una esperienza già fatta ed usurata, siamo pronti a mutare , e abbiamo lo slancio vitale per compiere una nuova esplorazione del mondo, per cambiare vita. Allora andiamo alla ricerca di ciò che ci manca per ricominciare la vita,rigenerare noi stessi e il nostro mondo. Ma poiché tutti i nostri desideri scaturiscono dalle profondità del nostro inconscio non sappiamo dove e cosa cercare. Poi improvvisamente quasi per magia tra i numerosi incontri che avvengono nella vita , incontriamo quella persona che accenna, indica o simbolizza il modo alternativo di essere in cui stiamo entrando o a cui aspiriamo. Evoca ciò che avremmo potuto essere o che potremmo diventare. Questa persona ha uno strano fascino per cui desideriamo restare con lei , guardarla ascoltarla, il tempo passa senza che ce ne accorgiamo e quando se ne va restiamo tristi… ci torna in mente desideriamo rivederla , quando la incontriamo torniamo nuovamente allegri , parliamo volentieri le raccontiamo di noi , di ciò che ci piace e non ci piace e siamo felici se scopriamo che i nostri giudizi,le nostre preferenze concordano. Desideriamo aiutarla, fare qualcosa insieme, dare continuità al rapporto , incominciamo a fare delle fantasie sul rapporto intimo, ma non pensiamo ad un semplice “rapporto da letto” vogliamo anche dolcezza intimità e poesia. Allo stesso tempo sentiamo che questo desiderio è una tentazione pericolosa , scopriamo che non sappiamo nulla di lei, allora desideriamo sapere come vive, cosa fa, chi ama e chi ha amato, e mentre ci poniamo queste domande proviamo un inquietante sentimento di gelosia.

L’innamoramento è un processo , ed è un processo estremamente complesso. Noi ci difendiamo dall’innamoramento perché è un abbandonarsi che può essere pericoloso ….perciò possiamo resistere alla tentazione, oppure scoprire che quella persona ha delle qualità che ci piacciono, o che i nostri piani di vita sono incompatibili. In ogni caso i sintomi che ho descritto indicano che qualcosa si è messo in moto, che non siamo di fronte ad una semplice “cotta” ma bensì siamo entrati nel territorio dell’innamoramento , sia pure nello stato embrionale, e che siamo disponibili ad iniziare una relazione in cui è già presente il germe dell’esclusività (per esclusività indento che vogliamo questa persona solo per noi e non la vogliamo dividere con nessun altro). Nel vero innamoramento l’amore si consolida solo quando siamo sicuri di essere riamati e gli innamorati ricambiati non sono gelosi, se qualcuno lo diventa per un istante,l’altro ha il potere di rassicurarlo e far svanire ogni ombra.

L’innamoramento è un evento che spezza la quotidianità,è la fine di qualcosa e la nascita di qualcos’altro, se questo non accade, non è vero innamoramento.

Magari ci può capitare una esperienza affascinante ,divertente, piacevole, ma non è innamoramento.

L’innamoramento fa nascere dal nulla un legame che diventa più forte di ogni altro legame, paragonabile solo a quello che una madre prova per suo figlio, è uno stato emozionale e mentale completamente diverso dalla vita quotidiana, infonde negli individui una energia straordinaria e un modo rivoluzionario di vedere il mondo dove tutto diventa possibile. L’amore è un dono meraviglioso , anche se fa soffrire . Perderlo significa ritornare fra i ciechi, nella condizione degli zombie.

Con l’innamorato più facciamo all’amore e più desideriamo farlo, più stiamo con lui più desideriamo restarci . L’innamoramento e solo l’innamoramento crea un desiderio continuo , che non ammette lacerazioni nella trama del tempo. Il tempo dell’amore è continuo, compatto, inconsutile. E se non siamo con il nostro/a amato/a ogni momento , se ce ne andiamo o se ne va lui/lei per un periodo, al suo ritorno vogliamo sapere tutto quello che ha fatto…in questo modo è come se siamo stati insieme anche durante la sua assenza.

Quando amiamo e siamo riamati, ci mettiamo nel grande respiro dell’universo , diventiamo parte del suo moto e della sua armonia. Ci sentiamo agiti, attraversati da una forza trascendente, siamo come una nota musicale di una grande sinfonia . Ci sentiamo liberi, mando, realizziamo la nostra libertà. Nessuno è schiavo del suo amore. Perché è la sua verità,la sua chiamata, il suo destino.

Tratto da un libro di Francesco Alberoni.

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AMORE AMORE:COME FARLO DURARE

Sono molte le e-mail dei lettori di RimorchiaDonne che mi chiedono come far durare una storia d’amore. Cari amici di RimorchiaDonne, ho deciso di scrivere questo articolo sul blog per dare una risposta definitiva una volta per tutte a questa difficile domanda.

In una coppia entrambi i partner sono responsabili dell’andamento della relazione, e se la storia finisce non dipende mai da uno solo ma da entrambi.

Quando una donna lascia, non lo decide in un istante, non si alza una mattina dal letto con il pensiero di lasciare il proprio ragazzo, ma matura questa decisione con il tempo e prima di fare questa scelta fa capire più volte al partner le cose che non vanno e i problemi che ci sono nella relazione. Se l’uomo tralascia i segnali che la donna invia e che esprime con le parole, i discorsi e il linguaggio del corpo , e non cerca di rimediare o quantomeno provare a risolvere tali problemi, la donna lascia! Perché non è più sicura del suo uomo, perché vuole accanto a se una persona in grado di proteggerla e aiutarla nel momento del bisogno e nella vita quotidiana. A differenza dell’uomo, quando la donna lascia non ha ripensamenti, e non ritorna quasi mai indietro, l’uomo anche se è stufo della relazione , nella maggior parte dei casi si fa più problemi, è meno deciso, più insicuro e porta avanti la relazione anche se in realtà non lo vuole, inevitabilmente il rapporto si deteriora ed è quasi sempre la donna a porre fine alla storia.

L’amore non è un oggetto inanimato come un sasso o vaso, esiste perché viene continuamente rinnovato. Nulla dura se non rinasce, è una legge di natura che vale per ogni organismo che esiste sulla terra. Le cellule del nostro corpo si rinnovano continuamente e lo stesso vale anche per l’amore.

L’amore duraturo è un continuo perdersi , cercarsi e ritrovarsi, il sicuro stabile possesso di una donna non è mai ottenuto una volta per tutte, come se fossimo proprietari di una casa o una macchina, essere possessivi in un rapporto non è una cosa positiva, la donna che amiamo ha bisogno di divertirsi e di essere libera di muoversi nella società , di partecipare alle feste ai balli e di essere desiderata da altri uomini. Alle donne fa piacere ricevere complimenti da altri ragazzi, anche se sono fidanzate, ma non dobbiamo prendere questo fattore come un lato negativo,se qualcuno desidera, ammira e apprezza la nostra donna, non fa altro che rendercela più desiderabile, perché il pericolo di perderla ce la rende più preziosa e aumenta la nostra voglia di rinnovarci e ci mettiamo continuamente in competizione per renderci più interessanti e desiderabili ai suoi occhi.
Per questo motivo le donne prima di uscire di casa si acconciano, si truccano e si vestono come delle principesse. L’amore vive nella continua sfida del desiderio. Dobbiamo essere sempre attenti al volto della nostra donna , per vedere se è contenta, e se non lo è, dobbiamo fare in modo che lo sia, l’uomo deve continuare sempre a fare la corte alla sua donna e la donna deve continuare a sedurre il suo uomo, solo in questo modo l’amore può durare a lungo.
In un rapporto di coppia ci vuole molta pazienza se c’è un problema bisogna parlarne al proprio partner per risolverlo, evitiamo le scenate di gelosia davanti alla gente , mi è capitato di assistere più volte a episodi di litigi tra due fidanzati di fronte a molte persone e vi assicuro che non è una cosa bella da vedere sia per loro che per chi assiste,quindi occorre calmarsi e raccogliere le idee e parlare in privato del problema con la propria compagna.

La gelosia fa parte della vita di coppia, quando una donna è gelosa di noi vuol dire che ci tiene, anzi dovremmo preoccuparci se fosse il contrario.
Bisogna però saperla gestire,se un comportamento della nostra donna ci fa arrabbiare non dobbiamo rimanere zitti e con il muso lungo, con il silenzio la donna non può capire perché siamo arrabbiati, quindi comunichiamo in maniera chiara e con calma le cose che proviamo e che non ci stanno bene , se abbiamo delle opinioni diverse non vuol dire che la nostra storia è finita e dobbiamo lasciarsi, è invece un modo per capirsi a vicenda e per conoscersi meglio. Se abbiamo dei sospetti evitiamo di farci i “film” e prima di giungere a conclusioni affrettate basate sulla nostra immaginazione , verifichiamo bene la situazione.

Ricordiamoci sempre che anche nella situazione più irritante dobbiamo cercare di mantenere la calma, e da qui il detto popolare “La calma è la virtù dei forti”.

Nella vita di coppia si è in due, quindi se ci sono dei problemi non bisogna far entrare terze persone, non dobbiamo chiedere agli amici come dobbiamo agire, dobbiamo essere sempre noi stessi e fare quello che ci sentiamo dentro e che riteniamo più giusto, se proprio volete avere un consiglio chiedetelo a me con il servizio RimorchiaDonne Risponde!
Il rapporto intimo è un componente molto importante per una coppia, bisogna cercare di farlo il più possibile, in tutto il mondo si dice che gli uomini italiani sono i migliori amanti, quindi manteniamo alta la bandiera italiana sia con le donne italiane che con quelle straniere, se facciamo poca “attività” con la nostra compagna rischiamo di perderla, perché quello che non le diamo noi , lo cercherà da qualcun altro .
Il rapporto intimo è una forma di comunicazione, però non è l’unica cosa che porta avanti la coppia, non bisogna usarlo come la risoluzione di tutti i problemi, molti lettori di rimorchiadonne mi hanno confidato che venivano lasciati dalle loro donne nonostante facessero molta “attività” , questo conferma che non è l’unica cosa importante, come ho detto in precedenza, per andare d’accordo e per far durare la storia, bisogna parlare e confidarsi sempre.

Per far durare nel tempo un rapporto di coppia è necessario che entrambi i partner abbiano la libertà di pensare, muoversi e agire secondo il proprio volere, ogni essere umano può evolversi e crescere solamente se ha la libertà di scegliere e decidere la sua vita, i partner devono essere indipendenti e autonomi e non devono dipendere dall’altro per le questioni pratiche, devono essere presenti e disponibili tra di loro senza però prevaricare sull’altro, lasciando la giusta libertà senza distaccarsi troppo, se non vengono rispettati questi criteri il rapporto può deteriorarsi. In una coppia se un partner subisce l’altro, ovvero : il suo modo di pensare, le sue scelte , le sue decisioni e lo costringe a fare cose che vuole solo lui, il partner che subisce arriverà ad un punto in cui non riuscirà più a sopportare tale peso e inevitabilmente porrà fine alla relazione.

Concludo questo argomento riportando un articolo che ho letto nel sito loveisthemessage.it

Una mamma e un bambino stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino dice : “Come si fa a mantenere un amore?” la mamma guarda il figlio e poi gli risponde: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pugno..”
Il bambino stringe la mano attorno alla sabbia e vede che più stringe più la sabbia gli esce dalla mano.
“Mamma ma la sabbia scappa!!!” “ lo so , ora tieni la mano completamente aperta…” il bambino ubbidisce, ma una folata di vento porta via la sabbia rimanente. “Anche così non riesco a tenerla!” La mamma sempre sorridendo :”Adesso raccogline un altro po’ e tienila nella mano aperta come se fosse un cucchiaio…abbastanza chiusa per custodirla e abbastanza aperta per la libertà.”
Il bambino riprova e la sabbia non sfugge dalla mano ed è protetta dal vento.

“Ecco come far durare un amore…”

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DRITTE RIMORCHIADONNE RAPPORTI TRA UOMO E DONNA

SEDUZIONE

La seduzione è il processo mediante il quale due completi estranei si conoscono sia sul piano fisico che mentale entrano in sintonia e raggiungono un equilibrio insieme.

I comportamenti che prima erano illeciti con la seduzione diventano non solo leciti ma anche attesi.

Tra due partner nessuno sà realmente chi ha fatto la prima mossa, il primo sguardo, il primo sorriso, il primo ciao, e nessuno dei due saprà come andrà a finire.

Molti lettori di Rimorchiadonne mi chiedono di tecniche e frasi collaudate da mettere in pratica quando capita la situazione giusta,ma in realtà non è così semplice perchè ogni strategia è momentanea e locale, quando un lettore mi scrive di un suo problema io consiglio in base alla sua situazione attuale, ma non posso scrivere delle tecniche standard da attuare sempre e ovunque con qualsiasi ragazza in qualsiasi situazione, non funziona così, ciò che risulta utile ed efficace in un momento potrebbe essere controproducente il momento successivo, quello che và bene con una ragazza può essere deleterio per un’altra.
Sul web girano un mucchio di manuali del tipo : “conquista una donna in 7 mosse” la maggior parte di essi sono inefficaci.

Qualche tempo fa un lettore di rimorchiadonne mi inviò un’email in cui si complimentava con me per come gestisco il blog e per come sono chiaro e semplice nel spiegare concetti complessi, mi scrisse inoltre che aveva acquistato tramite internet diversi “manuali per conquistare le donne” ma non ci aveva capito granchè e si erano rivelati deludenti.

La seduzione và oltre delle semplici frasi fatte e tecniche da seguire, essa si manifesta quando vi è passione, desiderio ed attrazione verso un possibile partner, nella seduzione entra in gioco la creatività , dobbiamo giocare bene tutte le nostre abilità per raggiungere il traguardo di una relazione intima e che duri nel tempo.

La seduzione è un gioco in cui si gioca in 2, si partecipa reciprocamente, i partner si seducono a vicenda in continue mosse, gesti, parole e fatti, entrambi sono responsabili dell’andamento della relazione.