Articolo tratto dalla rivista For Men magazine
Lei si è convinta che la vostra storia da spiaggia sia destinata a durare, ma tu la pensi molto diversamente sugli amori sotto l’ombrellone? Impara da 6 uomini come te l’arte di dribblare le donne troppo appiccicose.
COME LIBERARTI DELL’AVVENTURA ESTIVA di Raffaella Borea.
LA DATA DI SCADENZA
Non ho mai sopportato gli addii lacrimevoli né le scenate di gelosia o di disperazione che fanno le donne quando si sentono ferite e abbandonate. Proprio per questo, prima di iniziare una qualsiasi relazione preferisco mettere le carte in tavola: non voglio storie impegnative, cerco solo una compagna con cui passare un’estate divertente. Non lascio spazio a equivoci: per me il flirt da mare ha scadenza come lo yogurt. Così lei non potrà recriminare nulla quando, alla fine della vacanza, prenderò la via di casa da solo, senza rimorsi.
Se possibile, non lascio nemmeno il mio numero di telefono o l’indirizzo di casa. Se possibile, non lascio nemmeno il mio numero di telefono o l’indirizzo di casa. E se intuisco che la mia partner sta cercando di farmi cambiare idea, tiro rapidamente i remi in barca e punto verso altri lidi. Patti chiari, avventura lunga!
Massimo, 35 anni commercialista
COSA DICE LO SPICOLOGO La tattica “patti chiari, amicizia lunga” spesso portata avanti con tenacia dai single più incalliti, si fonda su un errato concetto di onestà. Dietro l’ aut aut imposto alla compagna all’inizio del flirt si nasconde il desiderio di non prendersi delle responsabilità, lasciando che a farsi carico di ogni rischio sia solo lei. Dichiarare le proprie intenzioni, così da non creare aspettative e da non dover rispondere delle proprie azioni, non preserva però la relazione da possibili cambi di rotta: innamoramenti fast e sofferenza furious non si possono infatti escludere, soprattutto se c’è la passione. A scegliere i rapporti a scadenza senza troppi rimpianti sono donne molto sicure di se stesse, alla ricerca di una semplice divagazione oppure single votate all’ autolesionismo, che pensano di far cambiare idea a lui “ da spiaggia”. Massimo Merini
TROPPO PRESO DAL LAVORO
Il lavoro può essere una manna dal cielo, anche quando siamo in vacanza alla ricerca di un “diversivo” . La mia immagine da manager superimpegnato tra riunioni e aerei, oltre ad attrarre le donne mi permette di prendere le distanze quando le relazioni diventano troppo serie o puntano a proseguire oltre l’estate . Per salutare la compagna da ombrellone, senza ferire però il suo amor proprio, non devo inventarmi nulla: basta raccontarle la mia vita professionale , lasciando intendere la mia totale dedizione al lavoro , per mettere fine alla storia. Anche la donna più tenace non può che arrendersi all’evidenza : impensabile fare programmi sul lungo periodo o stringere relazioni impegnative con un uomo che vive la sua professione come una missione, tanto da preferire addormentarsi con un laptop, cullato dal “bip” del Blackberry. Enrico, 38 anni, manager
COSA DICE LO PSICOLOGO Il lavoro è una delle migliori scuse per evitare di impegolarsi in rapporti che poco interessano. Le stesse partner, alla presenza di carrieristi all Wall Street, dopo qualche timido tentativo di ritagliarsi uno spazio si ritirano, comprendendo la loro secondarietà. Uomini che usano il lavoro come arma per dare lo stop spesso non hanno nemmeno bisogno di giustificazioni per eclissarsi: visibilmente votati alla professione, non lasciano scampo a divagazioni di lungo corso: totalmente concetrati su loro stessi, vedono la possibile compagna come un freno alle loro ambizioni. La donna, di fronte a questo maschio, ha davvero poche possibilità. Con una sola eccezione: che anche lei sia una workaholic. Con lei non ci sarà bisogno di molte spiegazioni per liberarsene! Andrea Boselli
SPARIRE ALL’ESTERO
Chiudere una storia da spiaggia è più difficile che costruire un ponte o un’autostrada, specie se lei si aspetta un romantico “ Ti chiamo appena arrivo in città”. Una telefonata che però costa moltissimo, se si è già impegnati in altre relazioni o se si preferisce lasciare il flirt tra i ricordi delle vacanze. Dopo molte esperienze, ho elaborato una strategia vincente: gli ultimi giorni della vacanza mi faccio telefonare da un amico che, fingendosi il boss dell’azienda per cui lavoro , mi comunica un’imminente trasferta in capo al mondo per un proggetto che richiederà molto tempo. E un ingegnere in carriera non si può certo lasciare sfuggire una simile occasione. Lo spauracchio di una relazione a distanza e a tempo indeterminato è un derrente al proseguimento della relazione , che finisce tra lacrime (sue) e sollievo (mio).
Marco, 33 anni, ingengere civile
Sono 8 su 10 le donne che preferiscono rinunciare a una relazione sentimentale anche importante se lui è costretto a lavorare a lungo all’estero
COSA DICE LO PSICOLOGO
Chi cala l’asso della distanza, da bravo baro, sa di avere molte possibilità di vincere. L’uomo che affida alla variabile “estero” la scusa per chiudere una relazione gioca infatti d’astuzia, sfruttando un punto debole femminile pur di fare goal.
La maggioranza delle donne considera infatti una relazione a distanza difficile da gestire , soprattutto se non ha un tempo definito. La donna tende invece a voler abbattere la lontananza per stringere la relazione. Lui, se ha un passato di troppi flop amorosi, preferisce invece prendersi del tempo, centellinando gli incontri, per mettere alla prova l’interesse reciproco. La distanza può essere un modo per verificarlo. Marta Rittore
SEPARATO E CON FIGLI
Da anni ormai faccio ferie da solo, dichiarandomi appena separato da una moglie fedifraga e con due figli piccoli a cui sono molto legato. Nulla di più falso , ma estremamente utile per tenere alla larga le “malintenzionate” alla ricerca di un marito sin dal primo giorno. Presentarsi come “uomo tradito” ha il merito di smuovere la crocerossina che c’è in ogni donna, pronta al sacrificio pur di aiutare un caso umano come il mio. Al momento dei saluti tutto va liscio: il mio status mi permette infatti un credibile “ non mi sento pronto per affrontare una nuova storia, sono ancora molto ferito” o un plausibile “ la priorità sono i miei figli, non posso pensare ad altro”. Di fronte alla presenza ingombrante di una ex e dei figli, anche la donna più invadente , seppure a malincuore, rinuncia, dichiarandosi però pronta ad accogliermi quando la maretta sarà passata. Guido, 41 anni, dentista
COSA DICE LO PSICOLOGO
La sindrome da ex moglie, magari annaffiata da un bicchiere di buonismo paterno, è valida per tutte le stagioni della vita. Che si abbiano 30, 40 o 50 anni, nulla cambia : la fine di un matrimonio è sufficiente per spiegare anche i retromarcia più improvvisi. L’eventuale aggravante del tradimento subito contribuisce a giustificare ulteriormente anche l’addio più frettoloso. Il sentimentalismo femminile a un uomo ferito e abbandonato perdona anche un’azione da mascalzone, soprattutto se inattesa. Chi si appella alla ex per non dover continuare un rapporto fa però un gioco sporco, perchè sfrutta l’attitudine tutta femminile di dare seconde chance quando le spiegazioni fornite sono plausibili. Lasciare una porta aperta, del resto , è un’ abitudine maschile: in caso di necessità sapere di avere un nido a cui tornare fa comodo. Massimo Merini
VADO A PREDERE LE SIGARETTE
Quando racconto una bugia me lo si legge in faccia: un caso disperato, soprattutto quando si tratta di dire addio a una donna. Le frasi mi si inceppano in gola, comincio a sudare e la lucidità indispensabile per gestire questi momenti mi abbandona, facendomi dire stupidate. La maturità e le esperienze non mi sono servite a nulla: di fronte : di fronte alle domande e ai “perchè”? Di una donna abbandonata, invece di dare risposte evito il confronto e…sparisco. Non solo non mi faccio più vedere, ma nemmeno trovare, prendo il volo. Un giochetto che, oltre a far imbestialire la partner di turno, ha anche un suo costo:negli ultimi anni avrò cambiato numero di cellulare almeno 5 volte! Renzo,36 anni, farmacista
COSA DICE LO PSICOLOGO
Cosa meglio di una fuga per evitare i problemi ? Gli uomini che scompaiono pur di non scontrarsi con la partner al momento dell’addio sono numerosi. Insicuri di se stessi e intimiditi dalla donna, gli uomini “che vanno a prendere le sigarette” per non tornare più dimenticano però che l’allontanamento non è sinonimo di sparizione. In questi latitanti, il rifiuto delle responsabilità è totale e si camuffa sotto coltri di giustificazioni apparenti, che riguardano l’indole da valchiria della partner o la sua posizione sociale. Non sentendosi all’altezza delle aspettative di compagne intelligenti e in carriera, questi uomini preferiscono dare un taglio netto, senza sottoporsi però alle domande di rito. Un addio come questo è il peggiore: non offrendo alla partner la chance del confronto , non le permette di “ elaborare il tutto” della fine del rapporto. Per evitarle inutili traumi basterebbe un biglietto. Che, all’occorrenza, si può sempre spedire. Andrea Boselli
L’ARTE DELLA CATTIVERIA
Saper lasciare una donna richiede tatto e fermezza, mentre quella di farsi mollare è una vera e propria arte che si impara con l’esperienza. Perchè sia la partner a dire “basta”! Bisogna saper calcolare i tempi giusti e le azioni da mettere in atto. La mia strategia consiste nell’adottare tutti gli atteggiamenti che lei non sopporta: presentarmi con il look sbagliato in ogni occasione, rendermi impresentabile quando si è in gruppo, farla attendere ore e ore al bar … tutto fa brodo per farla infuriare o vergognare di me. Da bravo attore ho imparato a enfatizzare sempre di più ogni atteggiamento, così da farlo sembrare vero. Se nonostante il disastro messo in scena lei insiste, non resta che passare al piano B: la strapazzata. Flirtare con le sue amiche o con la bellona della spiaggia, non telefonarle e non mandarle Sms, chiamarla con il nome di un’altra: sono tutte armi vincenti. Non le resterà che mollarmi, convinta però di aver chiuso la storia di sua volontà! Simone, 29 anni, architetto
COSA DICE LO PSICOLOGO
L’antico gioco dello sfinimento richiede tempo, ma produce effetti sicuri. Comportarsi in modo tale da far disamorare la partner non comporta troppe difficoltà, ma necessita di una buona dose di cinismo: conoscere i suoi punti deboli e gli atteggiamenti che non riesce a sopportare è il punto di partenza per mettere in atto la strategia dell’ “abbandono forzato” . Un piano diabolico che può anche sfociare nella cattiveria. Se i risultati tardano ad arrivare si è disposti a tutto, anche a minare l’autostima della compagna, rendendola insicura . Come? Corteggiando altre donne sotto il suo sguardo, dandole buca senza giustificazione né scuse, chiamandola con un altro nome di donna e , caso estremo, facendosi beccare da lei mentre si amoreggia con un’ altra. Essere mollati in tronco è il meno che ci si possa aspettare. Ad adottare questa tattica sono ragazzi molto giovani o eterni Peter Pan , spesso inconsapevoli dell’effetto delle loro azioni. Marta Rittore
Come in un film sentimentale, renderti odioso agli occhi di lei è un sistema infallibile per farti lasciare. Ma a differenza dei film, lei ti ricorderà sempre come una carogna.